Ritratto di San Marco

Il ritratto di Marco è l'unica figura di evangelista rimasta in un codice greco dei Vangeli, anteriore al X secolo, come fece notare il paleografo Guglielmo Cavallo (G.Cavallo, Codex Purpureus Rossanensis, Padova, 1992, p. 31).

L'evangelista, seduto, si protende in avanti con lo sguardo fisso sulla mano destra che si posa su un largo rotolo aperto sulle ginocchia,che riporta il titolo del suo Vangelo: "Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, figlio di Dio".

Davanti a lui una figura femminile avvolta in una veste azzurra, probabilmente Sophia (la Sapienza) sembra dettargli ciò che deve scrivere.

Le sue lunghe dita infatti sono puntate verso la sua mano destra di quest'ultimo.

Questa miniatura non è un semplice ritratto; essa riproduce la concentrazione mentale dell'evangelista prima di scrivere. La figura di Sophia non è nella forma accuratamente modellata, piuttosto appare come una figura evanescente.

Poco dettagliata, quasi un'ombra, per far capire allo spettatore che si tratta di un'immagine mentale che rimane invisibile all'evangelista.

Nella composizione essa invade il posto dello scrittoio e del leggio, che risultano spostati a sinistra.

Si è pensato che qusta scena non sia originale, bensì aggiunta nel XI secolo.

Il dubbio è destinato a restare irrisolto.

Ritratto di San Marco